Il giovane attore: cominciare bene, dal principio

INTERVISTA AD UGO TORRINI

di Chiara Ottanelli

6,5 milioni di telespettatori per la fiction Sorelle e un cortometraggio sulla lotta al cyber bullismo in preparazione. Nel mezzo, il corso di recitazione presso la Scuola di Cinema Immagina.

Se a 15 anni capita di recitare in una fiction di grande successo, ci sono due possibilità: montarsi la testa o impegnarsi seriamente in un corso di recitazione. Se il ruolo nella fiction è, almeno inizialmente, quello di un bulletto ribelle, la prima opzione diventa molto più probabile. Se 15 anni capita di averli in questo momento di social mania e culto dell’immagine, è quasi certo che il giovane attore finirà male. O forse è tutto il contrario.

Ugo Torrini ha appunto 15 anni, vive a Firenze con la famiglia e studia amministrazione finanziaria e marketing. E non si è montato la testa. “Dopo aver girato Sorelle, ho deciso di studiare dizione e recitazione e ho scelto la Scuola di Cinema Immagina. Sto per terminare il primo anno di recitazione col regista Giuseppe Ferlito e sono felice. Sì, perché lui ti dà l’input giusto, captando anche il più piccolo segnale. All’inizio ero timido e ansioso e lui è riuscito a liberarmi da quelle sensazioni. La cosa che apprezzo di più è il suo ripetere di gustarci le parole, perché in effetti è tutta un’altra cosa se lo fai, arrivi a possedere il personaggio”. Lo dice togliendosi il ciuffo dalla fronte per via del caldo e con un sorriso timido che ha voglia di allargarsi.

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Ugo ha interpretato la parte di Giorgio nella fiction Sorelle, andata in onda in prima visione su Rai 1 dal 9 marzo al 13 aprile 2017, con uno share che ha superato i 6 milioni di telespettatori. La recitazione lo ha subito catturato: “mi sentivo bene ancor prima di avere la parte, mentre provavo e riprovavo per il provino. Ora mi sveglio la mattina e sono Ugo, arrivo sul set e sono un’altra persona. Lo adoro”. Di nuovo quell’espressione elettrizzata contenuta a fatica.

L’entusiasmo non si affievolisce nemmeno quando parla delle difficoltà sul set: “Non sapevo ci volesse così tanto a girare una scena! A volte mi svegliavo alle 5:00 di mattina oppure capitava che, truccato e vestito, rimanessi lì ad aspettare a causa della pioggia o perché la scena precedente richiedeva più tempo del previsto. E poi c’è stata la questione del bacio…”.

Nella fiction, Giorgio doveva dare il primo bacio a Stella, interpretata da Aurora Giovinazzo. E, come spiega Ugo, la realtà si discosta molto dall’immaginario collettivo che vuole gli attori lanciati alla conquista dei partner sulla scena. “C’erano così tante persone a guardarmi! Ti viene da dire: ma fatevi gli affari vostri! (ride timidamente) E invece loro stavano tutti intorno e io dovevo farcela. Ho provato tanto e mi sono concentrato sui sentimenti del mio personaggio. Una cosa tanto naturale, non volevo risultasse finta”. E, proprio per imparare ad essere un vero attore, Ugo ha intrapreso un corso di recitazione cinematografica che ti fa lavorare a stretto contatto con il regista Ferlito e con la macchina da presa.

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In questi giorni, Ugo è sul set con I like you, cortometraggio contro il cyber bullismo scritto e diretto da Domenico Costanzo. Costanzo ha firmato molte produzioni a tematica sociale ed è co-autore di vari film di Leonardo Pieraccioni. Il progetto si inserisce nel Piano nazionale per la prevenzione dei fenomeni di bullismo e cyber bullismo ed è finanziato dal Miur, con un cast artistico composto in parte dagli allievi della Scuola di Cinema Immagina. “La chiave di lettura del cortometraggio è: il mondo non è rovinato da chi fa del male ma da chi vede farlo e non fa niente”. Per un attimo il volto di Ugo non ride più, ma è solo un attimo. “Sono felice di lavorare a un progetto come questo e dei risultati ottenuti grazie al corso di recitazione. Continuerò col secondo anno a ottobre, non vedo l’ora”.

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Chiara Ottanelli
(le foto sul set di “Sorelle” sono di Ralph Palka)

 

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