Nei maggiori portali di ricerca, si reperiscono ben poche informazioni su Giovanni Morandi. Segno della buona riuscita di un lavoro proteso a raccontare le vite degli altri e mai la propria.
In qualità di invi(t)ato speciale, lunedì Giovanni Morandi incontra gli allievi della scuola Immagina di Firenze – Borgo Stella 11r, dalle 19 alle 2030: ingresso libero – al fine di aiutarli e guidarli nell’elaborazione di una personale idea di ‘fare giornalismo’.
Classe 1950, fiorentino, laureato in lingue neolatine, Morandi intraprende la carriera di giornalista a partire dal 1978 e, da quel momento, non riesce più a porre un freno alla sua penna. Molteplici sono gli avvenimenti dei quali riesce a rendere partecipe una popolazione avvezza ad apprendere la cruda realtà solo dalla propria televisione, comodamente seduta sul divano. È infatti testimone e narratore di alcuni tra i cambiamenti epocali che hanno plasmato la storia dei paesi e, con loro, di tutto il mondo.
Nella veste di corrispondente da Mosca nell’allora Unione Sovietica, assiste, come unico rappresentante della stampa straniera, alla memorabile sostituzione della bandiera sovietica con il tricolore russo, avvenuta nel Natale del 1991. In qualità di inviato speciale, ha raggiunto le mete più disparate: Medio Oriente, Africa, Libano, Balcani.
Nel periodo che intercorre tra il 1993 ed il 1997, torna in patria per occuparsi delle variegate vicende politiche che impazzano nel Belpaese, seguendo la turbolenta stagione di Tangentopoli ed il debutto in politica di Silvio Berlusconi.
Negli anni a venire, fornisce un puntuale affresco dell’Italia odierna attraverso le sue inchieste; una su tutte, quella sulla sicurezza del Vaticano, che lo vede accedere indisturbato ai locali della Santa Sede, recando con sé una pistola.
Dal 2005 assume le direzione de “Il Giorno”, il cui mandato si protrae fino al 2011, anno in cui prende le redini di “Quotidiano Nazionale” e de “Il Resto del Carlino”. Tra un incarico e l’altro, gestisce il blog “Contromano” e scrive tre libri: Alpini. Dalle Alpi all’Afghanistan, storia delle valorose gesta di uno dei corpi militari più celebri d’Italia, che gli vale il premio Ana di Giornalista dell’anno, La beffa di Modigliani, il racconto della nota burla divenuta un caso nazionale, e Italia contromano, ritratto in chiaroscuro di personalità, vizi e virtù italiche.
Ad oggi, terminata la sua avventura direzionale nel 2014, svolge l’attività di editorialista. Giovanni Morandi, lunedì 1 Febbraio, alla scuola di cinema Immagina racconterà la sua vita e il suo mestiere, nell’ambito del Corso di giornalismo curato da Giovanni Bogani. Ingresso libero.
(Giulia Montemaggi)