Scordatevi le classiche lezioni frontali, dai temi in parte già noti e lo stile cattedratico. Dimenticatevi il tradizionale corso ricco di nozioni ma con poca anima.
Abbandonate l’idea di andare ad ascoltare un esperto della materia e prendere semplicemente appunti. Al corso di giornalismo di Giovanni Bogani farete. In prima persona. Farete domande, farete incontri, farete interviste, farete raffronti. Soprattutto, farete pezzi. Tanti pezzi. Perché è quello su cui un giornalista deve cimentarsi: scrivere. Semplicemente? Mica tanto!
Può sembrare scontato, ma nell’offerta ampia ma non sempre strutturata che c’è in giro, non è la norma imbattersi in un maestro con la M maiuscola, di quelli che hanno non solo alle spalle l’esperienza autentica della professione, ma anche l’appassionata volontà di trasmettere quel sapere tanto faticosamente appreso. Giovanni è proprio uno di quelli invece: un allenatore instancabile alla palestra della scrittura. Uno che commissiona gli articoli su cui far pratica esattamente come un caporedattore, con tanto di limiti di battute e taglio. Uno che si infuria se ci becca qualche errore d’ortografia. Uno che si legge tutti, ma proprio tutti, i pezzi dei suoi allievi. E li corregge parola per parola per rivederli insieme la lezione successiva.
Uno che insegna giornalismo, facendolo fare. Perché sa che trasferire gli strumenti del mestiere è l’unico modo per rendere capace qualsiasi allievo di andare avanti da solo.
Non vi annoierete mai, durante il suo corso. Perché, dopo il focus sulla punteggiatura, Giovanni vi racconterà dell’ultima Mostra del cinema di Venezia a cui ha partecipato e qualche curiosità sui divi che ha intervistato nella sua lunga carriera. A proposito di interviste, sappiate che dopo la lezione su come si fa un’intervista, lui ve la farà fare di persona a ognuno degli ospiti.
Con grande onestà intellettuale, una buona dose di senso pratico e un pizzico di sano sarcasmo, spalanca le porte di un mondo che conosce bene, nelle luci e nelle ombre, e vi spiega come funziona. Come ci si prepara a diventare giornalisti, dove si può studiare, cosa si deve imparare. Gli errori da evitare. I rischi, e i limiti, di questo lavoro.
Organizza e cura lui stesso incontri con i rappresentanti dei diversi mestieri che ruotano attorno alla parola e all’informazione, perché loro stessi vi raccontino il loro spicchio, del vasto mondo della comunicazione: uffici stampa, redattori, blogger, giornalisti free lance e firme di punta delle più note testate italiane cartacee e on-line.
Insomma, il giornalismo a 360 gradi: da quello della grande Storia a quello delle piccole storie. Da quello su stampa, a quello dei blog. Una carrellata di spunti perché ogni allievo vi trovi la sua strada, o più semplicemente la sua passione.
Ho detto carrellata? Eh sì, perché non solo c’è solo giornalismo in agenda, ma tanto cinema. Giovanni, che è esperto anche di quello – anche se non smetterà mai di parlare con voi dell’ultimo film uscito con la stessa naturalezza e semplicità di un vostro amico al bar – vi accompagnerà alla scoperta della settima arte, facendovi conoscere generi, stili, divi e artigiani del grande schermo. E ovviamente, manco a dirlo, vi farà sudare anche nella pratica delle recensioni cinematografiche.
E, se non vi bastasse, c’è un’ultima chicca offerta dalla scuola: per tutti gli allievi del corso di giornalismo, la partecipazione alle lezioni di Storia del cinema è gratuita.
Insomma, rimboccatevi le maniche e armatevi di penna. Che qui si impara.
Elena Dragoni